Valve Deckard: tutto quello che sappiamo sul successore del Valve Index

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Praticamente tutte le informazioni che abbiamo sul prossimo visore di Valve sono state recuperate da Brad Lynch, che ha recentemente pubblicato un video sul suo canale YouTube. Tutto ciò che ha scovato Brad deriva essenzialmente da una ricerca puntigliosa all’interno dei file di aggiornamento di SteamVR, di una versione “rubata” del sistema operativo SteamOS e da una serie di brevetti pubblicati dalla stessa Valve. Ovviamente prendete tutto ciò che segue con le pinze: nulla potrebbe effettivamente realizzarsi, ma gli indizi sono ormai molti.

Il visore di Blade Runner

Innanzitutto il nome: come praticamente ogni prodotto Valve, anche il nuovo visore in lavorazione ha un nome in codice, ovvero Deckard. Sì, proprio come il protagonista di Blade Runner. Il nome Deckard è saltato fuori per la prima volta all’interno di un driver di input di SteamVR, come si vede nell’immagine, e poi è stato scovato all’interno di altri file.

Sarà un visore standalone?

Probabilmente sì, da quello che si può vedere da una scheda nascosta all’interno delle opzioni di SteamVR. Questa scheda contiene alcune funzioni create apposta per gli sviluppatori interni di Valve.

Prima di tutto si nota una nuova funzione chiamata “Prism”, ma è ancora sconosciuta la sua utilità. Ma è l’opzione “Standalone System Layer” che attira subito l’occhio, confermando quindi che Valve sta per lo meno sperimentando un visore con delle capacità di funzionamento senza l’utilizzo di un PC. Ovviamente Valve non ha intenzione di abbandonare l’ecosistema Steam, ed infatti all’interno delle cartelle di SteamVR ne è apparsa una con un nome particolare, ovvero “vrlink”. Al suo interno ci sarebbero i driver che permettono di far funzionare Deckard connesso ad un PC senza fili, sfruttando il Wi-Fi 6.

D’altronde Valve ha già depositato molti brevetti relativi ad un ipotetico visore dotato di batterie, microchip ed antenne per il funzionamento wireless. Inoltre sarebbe emerso che Deckard potrebbe finalmente abbracciare un sistema di tracciamento inside-out simile a quello che sta pensando Oculus per il Quest Pro, usando telecamere e raggi laser contemporaneamente. Per fare ciò Valve si sarebbe appoggiata ad una società esterna chiamata Arcturus Industries con cui ha già collaborato per migliorare il passthrough dell’Index. I riferimenti ad un “dual tracking mode” suggeriscono però che il nuovo visore potrebbe essere ancora compatibile con le base station e quindi con il sistema di tracciamento dell’attuale Index. In ogni caso l’utilizzo di un sistema inside-out rafforza l’ipotesi di un visore che possa essere anche standalone.

Parola d’ordine: modularità

Valve non starebbe però pensando ad un visore chiuso, da buttare in toto quando diventa obsoleto. I numerosi brevetti depositati suggeriscono come la casa di Half-Life stia pensando ad un prodotto modulare con headstrap intercambiabile. Il visore dovrebbe contenere i display, le ottiche e i sensori per il tracking, permettendo di utilizzarlo via cavo collegato ad un PC (esattamente come Index). Potrebbero poi essere venduti a parte degli headstrap che conterrebbero tutto il necessario per far funzionare il visore senza fili e standalone.

Ma non solo questo: per muovere la parte standalone Valve starebbe puntando su un SOC x86 (simile a quello usato per Steam Deck, la nuova console portatile di Valve) in modo da poter utilizzare il suo sistema operativo SteamOS, basato su Linux. Niente Snapdragon quindi, in modo da poter far girare nativamente tutti i titoli Steam, salvo limiti hardware. Valve ha già dichiarato che l’APU AMD usata per Steam Deck non è sufficientemente potente per gestire i giochi in realtà virtuale. Però c’è chi vocifera che in Valve abbiano già tra le mani una versione di Half-Life: Alyx funzionante in maniera completamente standalone. Che giri proprio sul nuovo SOC pensato per Deckard?

Display e lenti al top

I rumor che riguardano i display e l’ottica che potrebbe utilizzare il nuovo visore sono sicuramente sorprendenti. Per quanto riguarda i display anche Valve starebbe puntando sulla tecnologia micro OLED, come Sony e Oculus. La cosa interessante è che Valve starebbe collaborando con il produttore di pannelli OLED eMagin che sta lavorando a dei display con un’incredibile risoluzione di 4K per 4K. La tecnologia “eMagin Direct Patterning” permette una distribuzione RGB dei subpixel, annullando i vantaggi dell’LCD per quanto riguarda lo screen door senza rinunciare al nero assoluto caratteristico dell’OLED.

Ancor più interessanti sono i rumor sulle lenti. Valve infatti starebbe puntando forte su un’azienda chiamata ImagineOptix sulla quale avrebbe investito circa 10M di dollari nel 2018. Questa azienda ha sviluppato una tecnologia per produrre lenti varifocali simili a quelle viste nel prototipo Half-Dome di Oculus. Una lente varifocale è una lente pankake composta da vari strati che quando attivati elettricamente permettono di spostare il punto focale e risolvere così il problema dell’accomodazione dell’apparato visivo. Per funzionare questo tipo di tecnologia ha bisogno del supporto dell’eye-tracking per conoscere esattamente il punto che stiamo osservando.

Nonostante l’utilizzo di micro display e di lenti così complesse, Valve non vorrebbe rinunciare al FOV raggiunto con l’Index. Per questo motivo ha brevettato una soluzione interessante: inserire i display ruotati nel visore in modo da sfruttare maggiormente la diagonale, più lunga rispetto al lato. L’immagine seguente chiarisce il concetto molto meglio che le parole.

Tutto bellissimo, ma il prezzo?

Ovviamente non si può conoscere ancora il prezzo di Deckard, però viste le presunte caratteristiche probabilmente non sarà un visore economico. Valve infatti starebbe puntando ad un prodotto premium destinato però a durare nel tempo. L’anno prossimo infatti potrebbe uscire il solo visore da collegare al PC via cavo o wireless con il massimo della tecnologia possibile, e più avanti gli headstrap con l’hardware per farlo girare standalone. In questo modo il costo iniziale del visore potrebbe essere ammortizzato nel tempo visto che basterebbe solo sostituire l’headstrap man mano che saranno disponibili SOC più potenti, proprio come si fa normalmente con le componenti di un PC. Quasi sicuramente il 2022 potrebbe essere ricordato come l’anno d’oro della realtà virtuale, vista la probabile uscita oltre che di Valve Deckard, anche di Oculus Quest Pro, Sony PSVR 2 e il nuovo visore di Apple. Personalmente non vedo l’ora di saperne di più, e voi?

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