Apple e il suo presunto visore VR, tutto quello che sappiamo dai rumor

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Ormai è più di un anno che si susseguono voci più o meno attendibili sul fatto che Apple stia lavorando ad un suo visore per la realtà virtuale. Le prime indiscrezioni risalgono al novembre del 2019, quando un report del sito “The information” rivelava alcuni dettagli emersi da una grande presentazione di Apple con circa 1000 dipendenti. Il sito riferiva di un nuovo visore dal nome in codice N301, simile a Oculus Quest di Facebook, ma con un design più elegante. N301 dovrebbe utilizzare una mappatura ambientale più sofisticata per mescolare elementi simulati e reali di una stanza, diventando di fatto un visore per la mixed reality. Il report continuava dicendo che il dispositivo Apple dovrebbe avere una risoluzione sufficientemente alta per leggere un testo di piccole dimensioni, e monterebbe un chip prodotto dalla stessa Apple. Questo fantomatico visore potrebbe uscire nel 2022 come apripista degli occhiali AR, in uscita l’anno successivo.

Ad Agosto 2020 sono emersi poi altri particolari che riguardano in particolare la mappatura ambientale. Un brevetto pubblicato proprio in quel periodo infatti aveva come argomento proprio il rilevamento dei confini fisici quando si è immersi in un ambiente di realtà virtuale. Il brevetto spiega in maniera approfondita il funzionamento della soluzione di Apple. Essa infatti sarebbe caratterizzata da un sistema a due “soglie” a seconda della distanza dell’utente da un determinato oggetto. Quando si supera la prima soglia il sistema mostrerà un’indicazione visiva nell’ambiente in realtà virtuale che è legata alla distanza associata all’oggetto fisico. Se ci si avvicina abbastanza da oltrepassare la seconda soglia, il sistema potrebbe visualizzare una rappresentazione visiva di almeno una parte dell’ambiente fisico. Il sistema funzionerebbe quindi in maniera molto simile al Guardian di Oculus, con qualche differenza. Oltrepassata la seconda soglia infatti il visore potrebbe mostrare il mondo virtuale come un ambiente in cui tornare indietro attraverso una porta dietro di sé.

In questi ultimi mesi le voci si sono fatte sempre più insistenti, e sono emerse ulteriori indiscrezioni. Risale ad inizio anno un report di Bloomberg che cita alcune persone a conoscenza di un visore VR di Apple che dovrebbe presentare anche avanzate funzioni di realtà aumentata. Questo prodotto dovrebbe essere rivolto al mercato dei videogiochi, dell’intrattenimento e della comunicazione, e sarebbe un precursore di un futuro visore AR più avanzato. Il design dovrebbe essere molto compatto, con l’assenza di un distanziatore per gli occhiali ma con la disponibilità di acquistare lenti graduate. Il visore presenterebbe una ventola per il raffreddamento e un rivestimento in tessuto. Il report prosegue affermando che Apple potrebbe rilasciare questo dispositivo, che è ancora in fase di prototipo con il nome in codice N301 (come nel primo rumor), ad un prezzo molto più alto di Oculus Quest 2. Il visore infatti potrebbe utilizzare gli ultimi chip prodotti dell’azienda di Cupertino ed un display con una risoluzione molto più elevata rispetto a quelli visti negli visori attuali. Inoltre, l’articolo suggerisce che alcune versioni avrebbero dimensioni comparabili a quelle di un Oculus Quest e dovrebbero includere fotocamere esterne per abilitare alcune funzionalità AR. Altre caratteristiche del visore dovrebbero essere il supporto all’hand tracking e la presenza di un sistema operativo proprietario denominato “rOS”. Bloomberg conclude dicendo che alcuni addetti ai lavori di Apple non si aspettano che questa prima versione del visore venda numeri enormi, il che suggerisce la scelta di proporre un prodotto premium.

Quanto riportato da Bloomberg sembra trovare conferma nell’ultimo report di “The Information”, cioè il primo sito che aveva parlato del prototipo N301 alla fine del 2019. Il report conferma che il visore di Apple sarà standalone come l’Oculus Quest di Facebook, ma sarà più elegante e avrà telecamere a risoluzione molto più elevata per le funzioni in mixed reality. “The Information” afferma addirittura di aver visto le immagini di un prototipo in fase avanzata caratterizzato da una visiera elegante e curva che si indossa grazie a delle fasce intercambiabili con audio spaziale integrato. L’interfaccia facciale sarebbe realizzata con un materiale in tessuto mesh che blocca completamente la luce esterna. Il doppio display 8K installato garantirebbe al dispositivo una densità di pixel da 10 a 20 volte superiore a quella di Oculus Quest 2. Il visore dovrebbe poi utilizzare l’eye tracking per renderizzare alla massima risoluzione solo l’area foveale (con la tecnica del foveated rendering) e risparmiare così risorse hardware. Il dispositivo potrebbe ospitare più di 12 telecamere, incluse quelle necessarie per l’eye tracking. Le telecamere esterne potranno visualizzare il mondo reale a colori e in alta risoluzione per permettere l’utilizzo di app in mixed reality, oltre a consentire il tracciamento delle mani. Apple starebbe inoltre lavorando a molteplici dispositivi di input, incluso una soluzione simile ad un ditale, anche se non è chiaro se sarà venduta insieme al visore. Il report conclude affermando che Apple avrebbe discusso internamente il prezzo, fissandolo a 3000 dollari, con l’obiettivo di vendere 250.000 unità nel primo anno.

Da un recente articolo di MacRumors veniamo a conoscenza di ulteriori dettagli. A darceli è Ming-Chi Kuo, un analista di TF International Securities noto per prevedere i prodotti e le mosse Apple con più di un anno di anticipo. Apple Track gli dà una valutazione di precisione del 77% circa. Ming-Chi Kuo ha affermato che l’imminente visore per realtà mista di Apple (quindi non solo VR) presenterà in totale 15 fotocamere. Otto di queste verranno utilizzate per esperienze di realtà aumentata in trasparenza, sei moduli saranno utilizzati per una “biometria innovativa” e un modulo sarà utilizzato per il rilevamento ambientale. Kuo ha anche affermato che il visore di Apple sarà dotato di un avanzato sistema di tracciamento oculare utilizzato per fornire un’esperienza visiva intuitiva per interagire perfettamente con l’ambiente esterno. Apple vuole creare un App Store per il visore, con particolare attenzione ai giochi, ai contenuti video in streaming e alle videoconferenze. Si dice che gli attuali prototipi pesino dai 200 a 300 grammi, ma Apple mira a ridurre il peso finale del visore a 100-200 grammi, il che lo renderebbe più leggero rispetto ai dispositivi VR esistenti. Il visore sarà portatile con alimentazione e spazio di archiviazione indipendenti, ma non sarà “mobile” come un iPhone. Kuo ritiene che Apple utilizzerà un design ibrido di lenti Fresnel , che comprende tre lenti impilate realizzate in plastica leggera. Lo scopo di questo design è di consentire lunghezze focali ultracorte e prestazioni ottiche migliorate, nonché un ampio campo visivo, e mantenere il peso sotto i 150 grammi. L’analista ritiene che questo visore uscirà nel 2022, con gli occhiali AR che seguiranno solo nel 2025.

Qualche giorno fa infine il portale Patentlyapple ha rivelato un brevetto relativo ai controller simili ad un ditale citati anche da “The Information”. Questo brevetto riguarda un sorta di anello intelligente che introduce un nuovo sistema di input gestuale basato su sensori per interferometria automiscelante (SMI) . Questo anello può essere utilizzato da solo o in coppia, con o senza una Apple Pencil per applicazioni AR, VR e MR. Il sistema di sensori può rilevare in vari modi la presenza, le distanze o la prossimità degli oggetti, i loro movimenti (ad esempio, se gli oggetti si muovono o la velocità, l’accelerazione e la direzione del movimento) e così via. Nel brevetto Apple rivela inoltre che un sistema di input gestuale basato su SMI può essere utilizzato per tracciare i movimenti delle dita di un utente con riferimento a qualsiasi superficie, inclusa, in alcuni casi, la superficie di un altro dito, o il palmo della mano. I sistemi possono essere dotati di un numero maggiore o minore di sensori SMI, per rilevare gesti più o meno complessi. Il tracciamento del movimento con sei gradi di libertà può essere tracciato ad esempio con tre o più sensori SMI. Come ogni brevetto, quest’idea potrebbe trovare uno sviluppo concreto in futuro oppure no.

Se gran parte di questi rumor diventassero realtà, il nuovo visore di Apple sarebbe più un diretto concorrente di Microsoft Hololens, non certo un prodotto che punta al mainstream come Oculus Quest 2. Un visore cioè pensato per le imprese ed i professionisti, uno strumento creato per tutti quei designer e progettisti ormai fedeli all’ecosistema Apple. Sarà probabilmente difficile vedere le persone in attesa per cinque giorni davanti ad un Apple Store per acquistare un visore del genere, come successe nel 2007 con il primo Iphone, venduto a partire da 499 dollari. Nonostante ciò conosciamo molto bene ormai il peso commerciale che possiede un’azienda come Apple, e una sua entrata nel settore della realtà virtuale non può che sconvolgere in positivo il mercato. Nel caso decidesse ad un certo punto di proporre un prodotto più adatto al grande pubblico, Apple sarebbe forse l’unica che potrebbe permettersi di sostenere un ecosistema solido, con un hardware e un sistema operativo proprietario, fino ad arrivare al proprio store per le app. D’altronde lo stesso Zuckerberg ha recentemente dichiarato di vedere in Apple la principale azienda concorrente nel settore della realtà virtuale ed aumentata. Il 2022 potrebbe essere finalmente l’anno dell’effettiva consacrazione della realtà virtuale, con l’uscita del visore di Apple e del tanto chiacchierato PSVR 2 da parte di Sony. Staremo a vedere. Non dimenticate di dire la vostra nei commenti, e per tutte le novità in merito ricordatevi di attivare la campanella!

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