Basta account Facebook? Il prezzo del Quest 2 aumenta di 100 dollari

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Metto subito le mani avanti: il titolo non corrisponde alla reale motivazione che ha fornito Meta per giustificare l’aumento di prezzo del Quest 2 a partire da agosto. La motivazione ufficiale in queste ore infatti recita che “i costi per produrre e spedire i nostri prodotti sono in aumento“. Ma risulta una coincidenza quanto meno bizzarra il fatto che qualche settimana fa è stato annunciato che proprio a partire da agosto non sarà più necessario un account Facebook per accedere al Quest 2. Facciamo però un passo indietro.

Quest 2 sottocosto e account Facebook obbligatorio

Quest 2 debuttava a fine 2020 con un prezzo di lancio aggressivo di 299 dollari (350 euro) per la versione con 64 GB di memoria, 399 dollari (450 euro) per la versione con 256 GB. Rispetto al primo Quest (che all’uscita nel 2019 costava 100 euro in più) appariva chiaro come Facebook avesse cercato di contenere i costi per quanto riguarda materiali costruttivi e strap. Nel frattempo inseriva il processore mobile top di gamma in quel momento (lo Snapdragon XR2, basato sull’865) e un display con il 50% in più di pixel (anche se non più OLED ma LCD). Ma c’era un “ma”. Con il Quest 2 infatti debuttava l’obbligo di possedere un account Facebook per utilizzare il visore. Una mossa che non è stata apprezzata soprattutto nei paesi anglofoni, dove la questione “privacy” (esiste ancora?) è più sentita. Facebook infatti dopo lo scandalo Cambridge Analytica non era più vista di buon occhio in questo senso. Appariva comunque chiara la strategia di Zuckerberg, cioè attirare l’utenza VR con un visore venduto sottocosto, ma obbligandola con un account Facebook a fornirgli tutta una serie di nuovi dati personali. Anche perchè la versione del Quest 2 “business” che non richiedeva l’account al social network veniva venduta ad 800 euro. Nel frattempo nel 2021 Facebook cambiava il nome in Meta e addirittura aumentava la memoria del Quest 2 base a 128 GB senza ingrossarne il prezzo. Ma la minoranza che protestava per l’obbligo dell’account Facebook continuava ad essere molto rumorosa, i casi di chi non poteva accedere alla libreria VR dopo un ban da Facebook aumentavano, e Zuckerberg voleva sicuramente evitare altri danni d’immagine.

Arriva l’account Meta e il Quest 2 aumenta

Arriviamo quindi alle notizie di quest’ultimo mese. Come detto prima Meta ha annunciato che non sarà più obbligatorio un account Facebook per accedere ai propri visori a partire da agosto. Al suo posto sarà necessario creare un account Meta che comprenda anche un profilo Meta Horizon per accedere al metaverso Horizon World. Di conseguenza chi utilizzerà un Quest 2 sarà libero di non condividere i suoi dati e la sua attività in VR su Facebook, di fatto escludendo dall’equazione il social network. Equazione che continua a contenere il prezzo di vendita del Quest 2 e le perdite della divisione Meta Reality Labs. Sembra abbastanza scontato che, dovendo rinunciare ad alcuni introiti indiretti garantiti fino a questo momento dal legame VR-Facebook, Meta debba trovare un altro modo per limitare le perdite. E la strada scelta è probabilmente quella più dolorosa per l’utenza, ovvero aumentare il prezzo di vendita del suo visore. E’ vero che in questi ultimi mesi, tra inflazione ed aumento delle materie prime, i costi sono aumentati. E probabilmente un aumento del 10-15% del prezzo di vendita poteva anche starci. Ma un incremento di più del 30% per il modello base sembra effettivamente esagerato senza tenere conto delle considerazioni fatte prima. Anche perchè altri produttori di hardware da gaming, come PlayStation e Xbox, non hanno per il momento seguito la stessa strada. E se consideriamo la componentistica PC, i prezzi sono addirittura in calo, anche se effettivamente qui la situazione è un po’ diversa, visto che i prezzi sono stati gonfiati per un lungo periodo.

Un assist per la concorrenza?

Come spesso accade comunque anche in questo caso cercare un colpevole non ha molto senso. A rimetterci è sicuramente l’utenza finale che si trova di colpo una barriera di ingresso alla realtà virtuale aumentata di 100 dollari. E tutto questo avrà sicuramente ripercussioni sulla concorrenza: quando sapremo il prezzo di PlayStation VR2, non ci verrà il dubbio se poteva essere più basso? E la stessa Pico, che ha lanciato da poco il proprio visore Neo 3 Link in occidente ad un prezzo aggressivo di 449 euro, cosa farà con il suo prossimo prodotto? O magari questo aumento spingerà altri produttori a far uscire nuovi visori a prezzi finalmente concorrenziali e sostenibili? Quel che è certo è che se tu che stai leggendo vuoi entrare nel fantastico mondo della realtà virtuale con un Quest 2 ti conviene farlo subito: il mese di agosto inizia tra pochissimi giorni…

Nota bene: questo articolo prende spunto da notizie reali e verificabili attraverso i link presenti, per sviluppare un discorso assolutamente personale e frutto delle considerazioni dell’autore. Questo non è un giornale o un sito specializzato ma un semplice blog, e chi scrive è un semplice appassionato di realtà virtuale.

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