Top e flop dell’Oculus Connect 6

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25/09/2019: per gli amanti della VR questa data resterà impressa a lungo. L’ultimo Oculus Connect infatti si è rivelato pieno zeppo di novità, spazzando via qualche nube che sembrava oscurare il futuro della realtà virtuale. Se volete leggere un dettagliato recap della conferenza vi consiglio quello degli amici di VR Italia, qui voglio discutere dei miei personali top & flop della conferenza Facebook.

Top: le bombe di Zuckerberg

Pronti, via e subito il vecchio Mark sgancia due ordigni in sequenza dal palco del Connect. Si parte con l’annuncio di Oculus Link, cioè della possibilità di collegare l’Oculus Quest al PC e di utilizzare tutti i giochi e le app presenti nella nostra libreria Oculus e Steam, proprio come con il Rift. E tutto questo non con costosi plugin ma con un semplice cavo USB 3. La seconda bomba è l’introduzione del tracciamento delle dita delle proprie mani in VR (Hand-Tracking), anche questo senza dispendiose aggiunte ma sfruttando semplicemente le telecamere presenti nel Quest. Potete trovare in rete le esperienze di chi ha già potuto provare queste nuove caratteristiche. Oculus link uscirà in beta a novembre, mentre per l’Hand-Tracking dovremo aspettare i primi mesi del 2020.

Top: i giochi in uscita

Di Asgard’s Wrath e Stormland avevamo già conosciuto le potenzialità: sapere che la loro uscita è così prossima (10 ottobre e 14 novembre rispettivamente) non può che farci piacere. Anche del secondo episodio di Vader Immortal sapevamo già abbastanza: scoprire però alla fine del trailer che il gioco sarebbe uscito in quell’istante è stata un’incredibile sorpresa. Così come incredibile è stato vedere che la nuova esclusiva VR di Oculus sviluppata da Respawn è niente di meno che un nuovo episodio di Medal of Honor creato ad hoc per la realtà virtuale. Above and Beyond è il primo titolo di un franchise così famoso ad essere sviluppato esclusivamente in VR, e conoscere che presenterà una campagna in single player della durata di circa 10 ore, oltre ad una componente multiplayer non può che aver creato attimi di pura esaltazione durante il Connect.

Top: Oculus for Business

I visori per la realtà virtuale possono rivelarsi molto utili in ambito lavorativo: Facebook l’ha dimostrato durante la conferenza mostrando esempi di come la realtà virtuale possa aiutare il training dei futuri chirurghi. Per questo ha deciso di creare una piattaforma su misura per il mondo Enterprise, in modo che le aziende grazie ad Oculus Go ed Oculus Quest possano aiutare il design e la presentazione dei propri prodotti, oltre a migliorare l’addestramento dei propri dipendenti. Potrebbe sembrare una cosa di poco conto, ma spesso è proprio nel B2B che si capisce se una tecnologia può sfondare nel mercato consumer: è quindi una buona notizia se Facebook ha deciso di investire in questa direzione. 

Flop: le app social

Dopo l’acquisizione di Oculus da parte di Facebook si poteva intuire la direzione che avrebbero preso certe scelte di sviluppo. Facebook è prima di tutto un social network, ed è quindi abbastanza naturale dove voglia sfruttare le caratteristiche della realtà virtuale. Ed ecco che nei prossimi mesi usciranno Horizon (un grande spazio virtuale dove gli utenti tramite degli avatar potranno interagire e giocare tra di loro) e gli Shared Spaces (luoghi virtuali basati su ambienti reali dove ritrovarsi con i propri cari). Sebbene l’intento di Facebook di aumentare le possibilità di interazione tra persone troppo distanti per vedersi di persona possa sembrare nobile, il rischio di creare ulteriori possibilità di alienazione è molto elevato utilizzando in questo modo la VR. Pensare ad un futuro dove per incontrarsi con i propri amici si indossa un caschetto piuttosto di farsi mezz’ora di macchina sinceramente mi spaventa non poco.

Flop: Rift S questo sconosciuto…

Il Rift S è stato in effetti il grande assente della conferenza di Facebook, quasi non fosse neanche un visore Oculus. Tutte le novità presentate infatti riguardano il Quest, ed è quindi chiaro su che visore la compagnia vorrà puntare in futuro. Eppure come abbiamo già visto i giochi in uscita più importanti saranno tutti su PC, mentre su Quest arriveranno in pratica solo porting dal Rift o dal Go. E se è vero che le differenze tra Quest e Rift S si assottiglieranno sempre di più con l’arrivo del link, è pur corretto che una connessione USB sarà fisicamente sempre più limitata di una Display Port. Non si capisce molto bene la strategia di Oculus per quanto riguarda i suoi visori: il link era stato pianificato fin dall’inizio o è una scelta dettata dalle vendite? Perché affossare un proprio prodotto dopo pochi mesi in questo modo, quando bastava fin dall’inizio prevedere una connessione del Quest al PC uguale a quella del Rift S? L’Hand-Tracking sarà sviluppato anche per il Rift S o rimarrà un’esclusiva del Quest? Ma soprattutto, chi è riuscito a seguire tutta la conferenza di John Carmack senza addormentarsi?

Flop: i visori del futuro

Oculus non vuole fermare di certo lo sviluppo dei propri visori, ed in effetti il perfezionamento del loro nuovo prototipo Half Dome procede ed arriva alla terza versione. L’Half Dome 3 punta tutto su queste caratteristiche: FOV più ampio, form factor ridotto e messa a fuoco variabile (Varifocal). In particolare su questa tecnica sembra scommettere fortemente la compagnia di Zuckerberg, ritenendola fondamentale per i visori del futuro. Da semplice appassionato posso dire di non essere troppo convinto della direzione intrapresa, soprattutto perchè lo sviluppo di Half Dome, oltre che complesso, sembra ancora lontano dal trasformarsi in un prodotto per le masse. Perchè non cercare di sviluppare una tecnica di eye-tracking economica, in modo da ridurre i requisiti di ingresso alla VR? Perché non insistere sul collegamento wireless, magari sfruttando l’imminente diffusione del 5G? Fatto sta che il prossimo visore di Facebook sembra ancora lontano, probabilmente uscirà prima un nuovo PSVR con caratteristiche innovative, HTC, Valve e Pimax non stanno a guardare, siamo sicuri che potenziare il più possibile il Quest possa bastare per i prossimi 2-3 anni?

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