Top 3 Meta Quest: i migliori giochi

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I visori Meta Quest sono visori standalone, ovvero non hanno bisogno di un hardware esterno per funzionare. Proprio come uno smartphone infatti basta accenderli, scaricare i giochi che ci interessano, e saremo subito immersi nella realtà virtuale. La libreria di Meta Quest è ormai grandissima e contiene centinaia di esperienze per tutti i gusti. Se volete sapere dove e come acquistare le app e i giochi recuperatevi questo articolo. Ma attenzione! Se non staremo attenti nello scegliere la nostra prima esperienza potremmo incappare nel famigerato motion sickness. Per sapere che cos’è il motion sickness e come evitarlo leggete prima questo articolo. Proprio per evitare il vostro malessere dopo pochi minuti di realtà virtuale ho deciso di creare una Top 3 divisa a sua volta in tre parti a seconda del grado di comfort garantito dal gioco. Ecco la spiegazione dei tre gradi di comfort che caratterizzano questa classifica.

Comfort alto: significa che il gioco o l’applicazione non potrà causarvi malessere in nessun modo. Questo perchè al suo interno non dovremo effettuare nessun movimento diverso da quello che faremo nel mondo reale. In questa categoria rientrano tutti quei giochi nei quali il nostro alter ego virtuale resterà fermo e seduto, oppure dovrà effettuare solamente movimenti sul posto. Non pensate però che questo tipo di esperienze siano le più noiose, tutt’altro! Potreste anche decidere di passare decine di ore con questi giochi e non desiderare nient’altro di meglio.

Comfort moderato: significa che il gioco o l’applicazione potrebbe causare malessere se non siete abituati alla locomozione fluida in realtà virtuale, ma comunque presenta molte opzioni per ridurlo o annullarlo del tutto. Inoltre non sono presenti molte altre sollecitazioni oltre appunto alla camminata che ci serve per spostarci. In questa categoria rientrano tutti quei giochi nei quali il nostro alter ego virtuale si potrà muovere anche utilizzando il teletrasporto, oppure dove sono presenti opzioni che riducono il campo visivo per diminuire la nausea. Questi tra l’altro sono proprio i giochi che possono aiutare a superare il motion sickness, perchè con essi potremo “allenare” il cervello per essere pronti poi ad esperienze più intense.

Comfort basso: significa che il gioco o l’applicazione non possiede nessuna opzione per ridurre il motion sickness. Anzi molto spesso nel corso del gioco potremmo ritrovarci di fronte a movimenti diversi dalla camminata, come una caduta nel vuoto, un nemico che ci butta a terra o le sollecitazioni date da un veicolo. Queste esperienze sono da evitare nei primi giorni in cui proveremo la VR, ma non preoccupatevi: prima o poi tutti riuscirete a superare il malessere e a godervi anche le esperienze più intense.

Detto questo quindi passiamo in rassegna i migliori giochi per Meta Quest divisi per fascia di comfort! Se cliccate sul nome, alcuni di questi giochi potete acquistarli col 25% di sconto!

Comfort alto

Beat Saber

Beat Saber è un gioco dal concept semplicissimo: armati di due spade laser (una blu ed una rossa) dobbiamo tagliare dei cubi che ci vengono incontro a ritmo di musica, evitando anche alcuni ostacoli che appaiono saltuariamente. Ci pensa poi la realtà virtuale a trasformare il gameplay nel rhythm game più assuefacente di tutti i tempi, capace di farci stare ore ed ore con il caschetto in testa nella ricerca del prossimo record. La soundtrack è una delle più complete e variegate presenti nei giochi dello stesso genere, e può essere completata con pacchetti dedicati a vari artisti. Senza dimenticare che è possibile moddare il gioco per aggiungere infinite custom song create dalla community. Una procedura che su Quest non è semplicissima, ma che potete trovare spiegata in questo articolo

SuperHot VR

SuperHot è un gioco nato per i monitor tradizionali, fondato principalmente su una meccanica: il tempo avanza solo quando ci muoviamo. All’uscita dei primi visori gli sviluppatori devono aver capito subito come il gameplay in realtà fosse cucito apposta sulla realtà virtuale. Ed è per questo che SuperHot VR è diventato un must have per tutti i dispositivi VR. Quando ucciderete un nemico con un colpo di pistola nella mano destra mentre vi state abbassando per schivare un proiettile e nel frattempo sferrate un cazzotto con la mano sinistra, vi sentirete proprio come Neo di Matrix. I momenti di esaltazione che vi saprà regalare questo gioco non hanno ancora eguali nel panorama VR attuale. La versione standalone in questo caso è la migliore visto che risulta fondamentale l’assenza del cavo. 

I Expect You To Die

I Expect You To Die è un puzzle game che vi mette nei panni di un agente segreto d’élite. Dovete tentare di sopravvivere a situazioni mortali in luoghi pericolosi e coinvolgenti, facendo affidamento sui vostri riflessi e sul problem solving. Le atmosfere alla James Bond unite all’incredibile genialità delle situazioni rendono I Expect You To Die il gioco perfetto per approcciarsi alla realtà virtuale. Durante tutto il gioco infatti sarete seduti e per afferrare gli oggetti lontani potete fare affidamento su di una sorta di potere telecinetico. Sebbene quest’ultimo punto possa sembrare un po’ una forzatura state tranquilli che poi tutto vi sembrerà perfettamente integrato nel gameplay. Sono usciti altri due capitoli nel frattempo, che sono sicuro comprerete ad occhi chiusi dopo aver provato il primo.

Comfort moderato

Vader Immortal

In Vader Immortal vestirete i panni di un trafficante in azione nei pressi di Mustafar, il rovente mondo di Darth Vader. Catapultati all’improvviso fuori dall’iperspazio, dovrete risolvere un antico mistero su richiesta del Signore dei Sith in persona. Il gioco è composto da tre episodi al cui interno si alterneranno semplici minigiochi a combattimenti con la spada laser. Presente anche una modalità alternativa chiamata Dojo, dove potrete allenare le vostre abilità con la spada e con la forza. Un sogno che si avvera per gli amanti di Star Wars, un’esperienza comunque imperdibile per tutti gli altri. I sistemi di locomozione nel gioco prevedono sia il teletrasporto che il movimento fluido, sempre molto compassato. La presenza di tante opzioni per ridurre il motion sickness rendono Vader Immortal uno dei giochi ideali per abituarsi alla realtà virtuale. Titolo complementare a Vader Immortal è Star Wars: Tales from the Galaxy’s Edge, il più recente gioco sempre degli stessi autori. Completamente slegato dalla storia di Vader Immortal e più orientato allo shooting, è comunque un titolo imperdibile se volete espandere l’universo di Star Wars in realtà virtuale.

Pistol Whip

Ispirato a famosi film d’azione come John Wick ed Equilibrium, Pistol Whip combina elegantemente l’energia pulsante di un rhythm game con il gameplay esplosivo di uno sparatutto in prima persona. Viaggerete attraverso un inferno cinematografico pieno di proiettili con una colonna sonora esaltante di sottofondo, per diventare l’eroe d’azione definitivo. Al contrario di Beat Saber in Pistol Whip saremo noi a muoverci in linea retta lungo il livello, quindi potremo essere maggiormente esposti al motion sickness. Ma iniziando con piccole dosi, Pistol Whip può diventare il gioco perfetto per sconfiggere il malessere.

Resident Evil 4 VR

Resident Evil 4 non ha certo bisogno di presentazioni: vestiremo i panni dell’agente speciale Leon S. Kennedy nella sua missione per salvare la figlia del presidente degli Stati Uniti che è stata rapita da un misterioso culto. Servirà farsi strada attraverso un villaggio rurale in Europa, affrontare nemici impegnativi e scoprire i segreti di un gameplay che ha rivoluzionato l’intero genere survival horror. Il gioco è praticamente lo stesso uscito nel 2005 su Gamecube, ma grazie alla realtà virtuale è possibile viverlo da una prospettiva completamente diversa. Certosino risulta infatti il lavoro di Armature Studios che ha curato questo porting nei minimi particolari, adattando il gameplay ai canoni a cui siamo ormai abituati in VR. Ricarica manuale delle armi, possibilità di muoversi anche col teleport, enigmi ambientali ricostruiti per essere risolti con le nostre mani sono solo alcuni dei cambiamenti apportati. Peccato per le tante (forse troppe?) cutscene non trasposte in VR. Consiglio in alternativa il sempreverde Arizona Sunshine 2.

Comfort basso

Journey of the Gods

La luna del caos sta arrivando, minacciando i pacifici abitanti della terra. Sta a voi sbloccare il potere degli dei nella battaglia contro l’oscurità invadente. Un’avventura epica inspirata a Zelda, con un’estetica forse tra le migliori in realtà virtuale, nonostante la sua semplicità. Durante il gameplay avrete la possibilità di trasformarvi in un dio, guardando il piccolo mondo sotto di voi, ed è una delle cose più emozionanti da fare in VR. Nonostante l’estetica fanciullesca, il gioco non è adatto a chi si approccia per la prima volta alla VR. Alcuni combattimenti infatti sapranno mettere alle corde le vostre capacità fisiche, e il passaggio alla modalità divina potrebbe essere disorientante. Ma se avete appena superato i problemi di motion sickness invece, Journey of the Gods potrebbe essere il gioco ideale per innamorarvi definitivamente della realtà virtuale.

Asgard’s Wrath 2

La realtà virtuale standalone non è sufficiente per i giochi lunghi e complessi, il Quest non è abbastanza potente e non ce la fa a reggere certe tipologie di giochi. Tutte false convinzioni che vengono spazzate via da uno dei titoli più impressionanti non solo del visore di Meta, ma di tutta la VR. Asgard’s Wrath 2 vi farà affrontare decine di ore tra esplorazione, feroci combattimenti, meccaniche GDR e puzzle solving, mantenendo sempre al massimo l’asticella sia della narrazione che della qualità tecnica. Se cercate un’esperienza VR quanto più vicina possibile ai tripla A classici presenti su console, non potete farvi sfuggire questo giocone. A patto di essere già ben abituati alla realtà virtuale, da questo punto di vista Asgard’s Wrath 2 non vi farà sconti.

Assassin’s Creed Nexus

No, non è possibile riportare il gameplay classico di Assassin’s Creed in realtà virtuale, non può funzionare. Questo è ciò che continuavo a ripetermi dall’annuncio di Assassin’s Creed Nexus per visori Quest. Quanto mi sbagliavo: non solo Ubisoft è riuscita nell’impresa di adattare ogni più minima meccanica di gameplay tipica della serie in VR. Ma ha creato un gioco perfetto per questo linguaggio, non troppo grande ma neanche troppo piccolo, non troppo corto ma neanche troppo lungo, insomma, a mani basse il miglior Assassin’s Creed dopo il secondo capitolo. Solo alcuni limiti tecnici imposti da un hardware forse troppo debole per reggere le ambizioni di questo gioco, non gli permettono di raggiungere il vertice occupato ancora dal gigantesco Half-Life: Alyx su PC. Ma Assassin’s Creed Nexus è a mio parere il miglior gioco disponibile per dispositivi standalone, un titolo che anche gli odiatori seriali della serie non possono non apprezzare. Però fatemi un piacere grande, non giocatelo col teletrasporto, prima abituatevi alla VR con gli altri titoli presenti in questa lista…

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